Annabelle 3, il film diretto da Gary Dauberman, è il terzo capitolo della serie horror di “Annabelle”, ed ha per protagonista la famigerata bambola indemoniata dell'universo di "The Conjuring". Determinati a impedire ad Annabelle di continuare a seminare il caos, i demonologi Ed (Patrick Wilson) e Lorraine Warren (Vera Farmiga) portano la bambola posseduta nella stanza dei manufatti chiusa a chiave della loro casa, mettendola "al sicuro" dietro un vetro consacrato e ottenendo la santa benedizione di un sacerdote. Ma li attende una spietata notte di orrore, quando Annabelle risveglia gli spiriti maligni nella stanza, pronti a mettere gli occhi su un nuovo bersaglio: Judy (Mckenna Grace), la figlia di dieci anni dei Warren, e le sue amiche. PANORAMICA SU ANNABELLE 3: Nel Museo dell'Occulto di Ed e Lorraine Warren, presso la loro casa a Monroe, nel Connecticut, c'è davvero, racchiusa in una teca, una bambola di nome Annabelle, anche se i fatti raccontati nei tre spin-off della serie The Conjuring sono inventati. E c'è anche un'altra differenza dalla realtà: l'originale non è infatti un'inquietante bambola di porcellana ma di una classica Raggedy Ann di pezza, coi capelli realizzati con fili di lana rossi, naso a triangolo e il tipico grembiulino, nata da una serie di libri per bambini. La figlia dei Warren, Judy, ammonita dai genitori a non entrare mai nella stanza in cui per anni hanno raccolto gli oggetti maledetti che vediamo nel film, ha rivelato in un'intervista realizzata in occasione del terzo Annabelle, che quella bambola le dà i brividi e non riesce a guardarla neanche oggi. A quanto i Warren hanno dichiarato nel loro Ghost Hunters e che è stato scritto anche in The Demonologist, la bambola era stata ricevuta in dono nel 1968 da una ragazza che studiava da infermiera. In seguito ad alcuni inquietanti incidenti e a ritrovamenti bizzarri della bambola, come se si muovesse o si spostasse da un luogo all'altro, la ragazza, la sua coinquilina e il ragazzo di questa si recarono da una medium che disse loro che era posseduta dallo spirito di una bambina, Annabelle. In seguito a questo la bambola venne portata dai Warren che la chiusero nel loro museo, dopo averla definita vittima di possessione demoniaca. A dirigere il terzo episodio della saga è Gary Dauberman, che fa il suo debutto alla regia col film dopo esser stato sceneggiatore di IT e IT Capitolo Due, di tutti i film di Annabelle e della serie tv Swamp Thing. Stavolta a dargli man forte nella sceneggiatura è stato il regista e produttore James Wan. A interpretare Judy Warren a dieci anni (all'epoca della storia quella vera ne avrebbe avuti già 25) è la piccola Mckenna Grace, oggi tredicenne, che ha iniziato a lavorare nel mondo dello spettacolo all'età di 6. Al cinema ha spesso interpretato la versione giovane delle protagoniste: è stata la piccola Tonya Harding in Tonya e l'adolescente Carol Danvers in Captain Marvel. Non è nemmeno una neofita dell'horror, che a quanto pare le piace molto anche da spettatrice: al cinema è apparsa in Amityville: Il risveglio e in televisione in The Vampire Diaries, Le terrificanti avventure di Sabrina e - soprattutto - ha interpretato l'acclamata serie Hill House. L'abbiamo vista anche in Le amiche di mamma e, nel 2019, in Designated Survivors. Al suo fianco in Annabelle 3 c'è Madison Iseman, che abbiamo visto di recente in Jumanji - Benvenuti nella giungla e in Piccoli Brividi 3. CRITICA DI ANNABELLE 3: Molto apprezzato in America, il terzo capitolo del fortunato spin-off di The Conjuring rinchiude all'interno della casa dei Warren, con poche incursioni esterne, le sue tre protagoniste (quattro con la celebre bambola) e conferma la buona confezione dei due film precedenti e anche i limiti intrinsechi della serie. Diretto con qualche incertezza dal neoregista Gary Dauberman, che ha scritto tutti e tre i film, Annabelle 3 non manca di momenti godibili e tocchi cinefili, e usa con più parsimonia del solito i jump scares, puntando più sulla tensione. Un perfetto date movie per adolescenti, ben interpretato dalla piccola Mackenna Grace e dalle sue colleghe, dove il bene alla fine trionfa. Fino alla prossima puntata.